lunedì 26 agosto 2019

Arte Contemporanea




OPERA D'ARTE DEL MAESTRO RAFFAELE CIOTOLA




ECCE la Gioconda violentata, un'opera che esprime chiaramente il suo dolore. Secondo l'artista nessuno può rappresentare più di lei l'arte nel mondo. Crocifissa da persone che si sentono artisti solo perchè attraverso lo scandalo trovano, secondo loro, la strada più facile verso il successo. Da tempo si danno meriti artistici a chi non li merita. Questa nuova moda delle performance sminuisce secondo R.Ciotola il vero lavoro che un artista dovrebbe dimostrare attraverso la genialità, utilizzando come mezzo artistico d'espressione la pittura, la scultura, la fotografia, la danza, ecc..... Signori cari, parliamo di lavoro non di dame statuarie o soggetti che spogliandosi nudi credono di rappresentare chi sa quale arte sublime. Si uccide l'ARTE, ecco cosa succede! I giovani artisti devono sapere che solo attraverso il lavoro e la ricerca sperimentale possono arrivare a sublimare la propria essenza artistica, e forse a poter emergere davvero. La genialità è duratura, il successo di eventi effimeri o di opere pittoriche senza alcun emozione, senso, logica, portano solo fumo negli occhi. Cosa hanno di tanto straordinario che porta alcuni critici a considerarli? Critiche leziose che alla fine vai a stringere, non si comprende NULLA? Parole, parole, soltanto parole. La Gioconda violentata, dissacrata e mortificata. Nessuno potrà togliere ai veri artisti il destino di essere figli prediletti dell'arte che è dono di Dio. Spogliatevi pure, buttatevi a terra e fatevi pure osservare da ebeti fanatici che hanno dimenticato il duro lavoro che hanno dimostrato gli artisti del passato. Mettevi nei musei seduti come mummie, o imbrattate a suon di musica tutte le superfici del mondo di colore buttato senza senso, interpretando attraverso una mimica esagerata di alchimisti che si sentono Maghi del colore. L'ARTE non si crea in pochi minuti, è uno studio attento che richiede tempo. Tanti che voi chiamate grandi artisti, io invece li definisco ATTORI MANCATI, che non hanno potuto realizzare il loro sogno come teatranti. Sarebbe stata per loro la scelta migliore. Gli artisti creano e generano attraverso un duro lavoro opere d'ARTE ispirate dalla divina madre ARTE. Vogliamo essere stravaganti? Certo! Però, bisogna dimostrare che possiamo permettercelo; volete fare scena per strada o nei musei, ok fatelo pure, il tempo servirà per dimostrare a tutti che era solo SCENA! Non violentate l'ARTE, voi stessi sapete che non siete in grado di creare altro che illusioni effimere, che non lasceranno traccia di voi. Fate i giocolieri, fate gli attori, ma vi prego di non VIOLENTARE L'ARTE.



''Vietata la riproduzione pittorica''





L'artista Raffaele Ciotola nasce a Napoli il 17 ottobre 1964, sostenuto da una madre attenta e sensibile che promuove i suoi studi, assecondando la sua indole artistica. Consegue il diploma di maturità artistica e quello di Maestro d'Arte all'Istituto Statale d'Arte "Filippo Palizzi" di Napoli nel 1983. Fin da giovanissimo si dedica alla pittura in modo professionale e, dopo aver esordito nel 1980 in occasione di una mostra collettiva nella sua città natale, proseguirà partecipando ad altre collettive e personali in numerose città italiane fino al 2002 (Piano di Sorrento, S.Anna a Napoli, Miano, Viterbo, Milano). Viene premiato dal prof. Franco Girosi, insigne artista napoletano del secolo scorso, con la medaglia d'oro alla Biennale Nazionale di Arte sacra a Torre del Greco nel 1980. Fondamentali per la sua formazione gli incontri con il prof. Franco Girosi e con l'artista Luigi Signore, considerato al momento tra i migliori scultori presepiali in Italia. Intraprende gli studi musicali, frequentando il corso di canto presso il Conservatorio di Napoli, ma l'incontro avvenuto a Roma nel 1987 con il maestro Renato Guelfi, cantante lirico e pittore, sarà determinante per la sua crescita professionale, tanto da portarlo ad esibirsi come cantante in alcuni teatri nazionali (Lecce, S.Maria di Leuca, Ronciglione, Villa Pignatelli a Napoli). Tra i riconoscimenti a lui attribuiti, si menzionano: la medaglia d'oro al Premio "La Triade", Palazzo Sormani - Sala del Grechetto - Milano; il diploma d'onore a S.Anastasia, Napoli. Al 2002 risale la mostra personale nella Tuscia, in occasione della quale espone per la prima volta alla Sala Anselmi di Viterbo. Il suo stile pittorico e la sua produzione si contraddistinguono per l'uso intenso del colore e per gli effetti chiaroscurali, esprimendo una libertà creativa ed un'energia vitale smisurata, senza nascondere emozioni forti ed eloquenti, lasciando a chi osserva una speranza, una luce, quella che conduce oltre la solitudine sfumando ruoli e convenzioni sociali. Infatti, dalla fine degli anni '90, la sua attività si concentra maggiormente su temi di attualità e risente dell'impegno civile speso contro l'omofobia e i comportamenti discriminatori, rendendosi propugnatore di messaggi anticonformisti, tuttavia ispirati da valori etici universali. Nel 2003 crea il movimento artistico "Stop Homoph Art" che si prefigge di diffondere la cultura del rispetto e della lotta contro l'omofobia. Da questa sua battaglia nasce "La Madonna degli omosessuali", divenuta l'opera emblematica della sua produzione, che per la prima volta sarà esposta al teatro Mercadante di Napoli il 18 ottobre 2014. È così che ai paesaggi e alle visioni oniriche, a quelle ermetiche e metafisiche della prima fase, si sostituiscono opere di riflessione e giudizio, che vengono ben accolte dal pubblico e dalla critica, suscitando anche l'attenzione di Jean-Louis Cougnon, Capo Divisione presso la Direzione generale del Parlamento Europeo. Raffaele Ciotola e il suo vitalismo. Ediz. illustrata La Feltrinelli, Mondadori, IBS, dicembre 2007 immagine e bio pubblicate sul volume ''Gli artisti contemporanei della Tuscia'' volume a cura di Andrea Alessi edito dalla Provincia di Viterbo. Il libro raccoglie i maggiori esponenti dell'arte contemporanea nell'alto Lazio.


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